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Tre personaggi, tre non storie, che si raccontano come sequenze fotografiche: frammenti di esistenze, giorni subiti, disperazione. Il romanzo è ambientato a Bologna, in una città che sta cambiando pelle e forse anche valori. Anche se resta sempre la stessa: stanca, grassa, ignorante, città provinciale che promette tanto e trita tutto. I protagonisti hanno tutti più, o poco meno, di trent'anni. Angelo ne ha circa trenta, single, ricercatore universitario. Si sveglia e teme di aver perduto la ragione: non va a lavorare, passa la giornata a pensare al mondo, alla sua gioventù appena vissuta eppure lontanissima, alla sua vita che sembra ormai sfuggirgli di mano. Marina ha ventinove anni, è bella e sola. Lavora nello studio di Angelo ed è testimone della sua scomparsa. Con lui ha avuto un flirt mesi prima. Ma non riesce a legarsi a nessuna storia d'amore e non sa cosa sia la felicità, a causa di un segreto che si rivelerà a poco a poco e la rende debole, schiava di frivolezze e banalità. Simone è un pittore. Ha un corpo grande e muscoloso ed un look eccentrico oltre che da una parlata spesso più formale del necessario. Nel proprio approccio teorico all'arte vive il bisogno interiore di togliersi di dosso qualcosa, di scavare per ripulirsi, per cercarsi e riconoscersi finalmente uomo. Tre vite parallele che nelle infinite probabilità di raccontarsi, finiscono per incontrarsi in un gioco bizzarro dall'esito imprevedibile come è la vita e le sue possibilità.